Sicurezza materiale elettrico

Prima di essere immesso in commercio, tutto il materiale elettrico deve obbligatoriamente essere marcato CE. Il costruttore è così obbligato a rispettare una serie di adempimenti che non si limitano alla semplice apposizione di una marcatura CE.
Il primo documento legislativo europeo elaborato per l'armonizzazione tecnica è stata la Direttiva CEE 73/23, nota come Direttiva Bassa Tensione. I suoi obiettivi erano l'eliminazione degli ostacoli agli scambi commerciali, la libera circolazione dei prodotti elettrici negli stati membri, l'incremento del progresso tecnico garantendo la sicurezza degli utilizzatori. Dopo dieci anni, la "Risoluzione del Consiglio relativa ad una nuova strategia in materia di armonizzazione tecnica e normalizzazione (85/C136/01)", nota come filosofia del "Nuovo Approccio", ha definito e formalizzato questi obiettivi.

Campo di applicazione

La direttiva si applica a tutto il materiale elettrico destinato ad essere adoperato ad una tensione nominale compresa tra 50 e 1000 volt in corrente alternata e fra 75 e 1500 volt in corrente continua, con le seguenti eccezioni:

  1. materiali elettrici destinati ad essere usati in ambienti esposti a pericoli di esplosione;
  2. materiali elettrici per radiologia ed uso clinico;
  3. parti elettriche di ascensori e montacarichi;
  4. contatori elettrici;
  5. prese e spine di corrente per uso domestico;
  6. dispositivi di alimentazione dei recinti elettrici;
  7. materiali nei riguardi dei disturbi radioelettrici;
  8. materiali elettrici speciali, destinati ad essere usati sulle navi e sugli aeromobili e per le ferrovie;
  9. materiale elettrico destinato ad essere esportato fuori dal territorio della Comunità economica europea.

Requisiti di sicurezza

La Direttiva Bassa Tensione non indica norme tecniche specifiche per il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza, ma considera raggiunti tali requisiti solo se il materiale elettrico è conforme alle norme armonizzate in materia di sicurezza, quali le norme europee EN emesse dal Cenelec, ovvero le norme italiane CEI EN.

Procedure di Valutazione della conformità

Il fabbricante o il suo rappresentante, stabilito nella Comunità, deve seguire le seguenti procedure:

Principali elementi degli obiettivi di sicurezza

Le caratteristiche essenziali del materiale elettrico vanno indicate sul materiale o su una scheda di accompagnamento;

  1. sul materiale elettrico deve essere apposto il marchio di fabbrica o il marchio commerciale oppure, se ciò non è possibile, sull'imballaggio;
  2. il materiale elettrico e le sue parti costitutive devono essere costruiti conformemente alla "regola dell'arte" in materia di sicurezza e il loro utilizzo non deve compromettere la sicurezza delle persone, degli animali domestici e delle cose.

Vigilanza e controlli

La vigilanza sulla sicurezza e sulla conformità del materiale elettrico spetta al Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per l'Armonizzazione del Mercato e la Tutela dei Consumatori - che si avvale delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, previa intesa degli ispettorati del lavoro, nonchè di altre amministrazioni dello Stato e delle autorità pubbliche locali nell'ambito delle rispettive competenze.
L'art. 4 del Decreto Legislativo n. 626/96 ( che sostituisce l'art. 9 della legge n. 791/77) contiene le prescrizioni relative ai controlli e sanzioni.

Informazioni
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Camera di commercio – Taranto
Ufficio attività ispettive